Dopo le piantumazioni degli anni scorsi nei campi pozzi di Lodi e Crespiatica, il sodalizio “green” sbarca nel Basso Lodigiano, dove una lunga fila di 80 tra alberi e arbusti, è stata messa a dimora questa mattina nell’area della centrale dell’acqua di Castelgerundo.
Pioppi neri e bianchi, aceri, frassini, querce farnia e ciliegi selvatici, 20 piante ad alto fusto che sviluppandosi faranno da cornice all’impianto di potabilizzazione di Castelgerundo: un impianto in grado di servire numerosi comuni del Basso lodigiano (Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Corno Giovine, Cornovecchio, Fombio, Guardamiglio, Maleo, San Fiorano, San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano, Meleti, Maccastorna), ma che una volta terminati i lavori di ampliamento e potenziamento sarà in grado di pompare acqua anche verso le città di Codogno e Casalpusterlengo. Nell’area sono stati piantumati anche 60 arbusti autoctoni (biancospini, noccioli, fusaggini, frangole e spincervini).
Ciascuno dei tre soggetti ha fatto la sua parte. Le essenze sono state donate dal Parco Adda Sud nell’ambito della “Festa dell’albero – progetto filari”, il Rotary Club Adda Lodigiano si è fatto carico della piantumazione, mentre SAL dal canto suo ha messo a disposizione l’area, quella della centrale dell’acqua di Cavacurta, situata nel comune di Castelgerundo.
“Ci sono tante buone ragioni per piantare gli alberi – dichiara Carlo Locatelli, direttore generale di SAL – oltre al fatto che sono ottimi alleati del clima e della biodiversità. Gli alberi sono infatti anche molto efficaci nella prevenzione del rischio idraulico e nella protezione del suolo e del sottosuolo, dove SAL “pesca” l’acqua che poi distribuisce in tutto il Lodigiano.”
Sul posto questa mattina oltre a Carlo Locatelli erano presenti anche il presidente del Rotary Club Adda Lodigiano, Veronica Biffi, che ha sottolineato “l’importanza di proseguire con progetti e collaborazioni sul territorio volti alla valorizzazione dell’ambiente”, ed Emanuele Gimondi, vicepresidente del Parco Adda Sud, che ha affermato che “la promozione dell’ambiente fa parte della mission del Parco Adda Sud e questo progetto va esattamente in quella direzione”
L’impianto di Cavacurta sorge su una scarpata morfologica e per consolidare il terreno sono state realizzate delle opere di ingegneria naturalistica.