Partiranno domani i lavori per il consolidamento strutturale della torre piezometrica di Lodi Vecchio, recentemente interessata dal distaccamento di piccoli calcinacci che ne avevano determinato, nel maggio 2016, un primo intervento di messa in sicurezza da parte di SAL tramite la posa di una rete contenitiva. Situato in via Madre Cabrini, nei pressi della piazza Vittorio Emanuele II, il serbatoio pensile dell’acquedotto di Lodi Vecchio, insieme ad altri serbatoi gestiti da SAL, è stato oggetto di un approfondito studio di vulnerabilità sismica che ha creato i presupposti per avviare l’iter progettuale di un intervento di consolidamento e miglioramento strutturale anche, appunto, in chiave antisismica.
Il progetto esecutivo e la direzione lavori, sono stati affidati allo studio tecnico di Ingegneria Sangalli di San Giuliano Milanese per un investimento complessivo di 143 mila euro. Secondo il cronoprogramma, i lavori dureranno circa 4 mesi e sono state adottate e previste tutte le misure necessarie per ridurre al minimo i rischi di disagio per gli utenti di Lodi Vecchio. Una volta allestito il cantiere si procederà con opere di carpenteria per rinforzi e ripristini strutturali, opere civili, quali il ripristino dell’intonaco e il trattamento protettivo dei ferri di armatura, e infine le opere di impermeabilizzazione delle parti orizzontali, dalle solette di copertura del serbatoio al locale tecnico.
Lodi, 04 dicembre 2017