REDONDI: “ALZIAMO L’ASTICELLA DELLA QUALITÀ PER INCENTIVARE L’USO DELL’ACQUA DEL RUBINETTO”.
È arrivato dall’alto, un po’ come la pioggia tanto attesa dopo un lungo periodo di siccità: si tratta di un nuovo filtro a carboni attivi per il trattamento dell’acqua di rete. Nei giorni scorsi è stato portato nelle vie strette del centro di Somaglia e posato con precisione certosina da una gru ai piedi della torre dell’acquedotto situata al centro del quadrilatero delimitato dalle vie Matteotti, Europa e Raimondi.
Il filtro, che verrà attivato nelle prossime settimane e andrà ad aggiungersi ai 2 già esistenti nell’impianto di potabilizzazione di Somaglia, è costato 70 mila euro e servirà a migliorare la qualità dell’acqua erogata dall’azienda idrica lodigiana non solo nel comune della Bassa, ma in tutto il sistema acquedottistico di cui fa parte. Terzo in ordine di grandezza per volume di acqua erogata (circa 3,5 milioni di metri cubi all’anno), il sistema serve un vasto territorio che grazie alla rete di interconnessioni comprende i comuni di Borghetto Lodigiano (dove è situato l’impianto principale), Graffignana, Livraga, Orio Litta, Ospedaletto Lodigiano, Senna Lodigiana e naturalmente Somaglia.
“L’acqua che viene erogata dai nostri acquedotti è già buona – afferma Antonio Redondi, presidente di SAL – ma lo sforzo della nostra azienda idrica, adesso come da dieci anni a questa parte, è quello di alzare sempre di più l’asticella della qualità, per consentire ai cittadini di scegliere l’acqua del rubinetto anche per le sue proprietà organolettiche: una scelta di sostenibilità di cui stiamo registrando una sensibile impennata e che consente tra l’altro di ridurre il consumo di plastica”.
Lodi, 17 aprile 2019