AL VIA LE VISITE GUIDATE AD ACQUEDOTTI E DEPURATORI. SAL ACCOMPAGNA 500 STUDENTI IN UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL CICLO INTEGRATO DELL’ACQUA

Potabilizzazione e depurazione: in poche parole, un viaggio ai confini del Servizio Idrico integrato. Da una parte la captazione dell’acqua e il suo trattamento, dall’altra il suo rilascio dopo la purificazione, in pratica inizio e fine del ciclo artificiale dell’acqua, quello che permette a tutte le persone di disporre di acqua adatta all’uso umano in maniera pressoché illimitata e continua e di smaltire in modo sostenibile le acque di scarico prodotte dall’utilizzo di quelle potabili. 

Il nocciolo della questione sta negli impianti di potabilizzazione, dove tutto ha inizio, e di depurazione dove il processo finisce, ed è dentro a questi impianti che 500 studenti lodigiani si metteranno in viaggio alla scoperta del servizio idrico integrato, per capirne l’indispensabile funzione sociale, le tecnologie industriali e la sostenibilità, filo conduttore di un processo che dall’ambiente prende e all’ambiente deve restituire.

Per il secondo anno consecutivo SAL apre i suoi impianti e lo fa con un fitto calendario primaverile. Si parte il 2 marzo con la visita all’impianto di potabilizzazione di Codogno, un impianto carico di suggestioni e particolarmente adatto a rivelare le diverse fasi di trattamento, e si conclude il 4 maggio con l’apertura del depuratore di Casalpusterlengo, uno dei maggiori in provincia, dotato di tutte le fasi della linea liquami e della linea fanghi, ha una potenzialità di 35mila abitanti equivalenti. Oltre a Codogno e Casale ci saranno anche San Martino in Strada (impianto di potabilizzazione intercomunale al servizio di una rete di 7 comuni) e Pieve Fissiraga (depuratore di ultima generazione inaugurato nel 2011 al servizio di 3 comuni) a fare da cornice al progetto H2OpenDay.

Il giorno dell’apertura degli impianti è il mercoledì e nell’arco delle 5 giornate (2 e 16 marzo, 20 e 27 aprile, 4 maggio), verranno ospitate le 25 classi lodigiane (dalle materne alle secondarie di secondo grado) che hanno scelto di cogliere questa opportunità.

“L’organizzazione di questa attività – dichiara Antonio Redondi, Presidente di SAL -, ha comportato uno sforzo organizzativo notevole, ma è un’iniziativa in cui crediamo molto e che il mondo scolastico dimostra di apprezzare visto che la risposta è sempre consistente. Le classi avrebbero potuto essere molte di più, ma purtroppo alcune hanno dovuto rinunciare, nella maggior parte dei casi perché non dispongono degli scuolabus e non possono sostenere le spese di viaggio necessarie al raggiungimento degli impianti. Dal canto nostro, consapevoli di queste difficoltà, abbiamo aperto diversi impianti di depurazione e di potabilizzazione, guardando anche alla loro posizione sul territorio, per consentire anche alle scuole più periferiche di non dover affrontare distanze proibitive per partecipare al progetto. Così infatti abbiamo scelto gli impianti di Codogno e Casalpusterlengo con l’obbiettivo di servire le scuole del Basso lodigiano e gli impianti di Pieve Fissiraga e San Martino in Strada per l’Alto e Medio lodigiano.”