SAL, gestore unico del Servizio Idrico Integrato in provincia di Lodi, fuga ogni dubbio circa la sicurezza e la qualità dell’acqua di rete e lo fa confermando innanzitutto di aver contribuito alla raccolta dei dati richiesti da Greenpeace relativamente alle campagne di analisi incentrate sulla ricerca dei PFAS nei campioni di acqua di rete. I dati analitici forniti da SAL riguardano quindi solo i campioni che hanno evidenziato una presenza di PFAS, anche se sotto il limite raccomandato dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità), e che costituiscono solo una quota marginale, non certo un campione rappresentativo di tutta l’attività di analisi del Laboratorio SAL (3.900 campioni e oltre 100.000 parametri misurati solo nel 2021).
I limiti di legge sulla potabilità dell’acqua per i PFAS sono stati introdotti dal D.lgs 18/2023, ed entreranno in vigore dal febbraio 2026. Tuttavia, SAL monitora l’eventuale presenza di microinquinanti previsti dai futuri limiti di legge già dal 2019, quando con un investimento di circa 250mila euro ha acquistato appositamente la strumentazione per poter rilevare i microinquinanti emergenti, compresi i PFAS. Grazie a questa strumentazione si è iniziato a monitorare tutti i comuni del Lodigiano e non sono mai stati rilevati valori superiori rispetto a quanto raccomandato dall’ISS, in relazione al caso Veneto, ovvero il limite di 0,5 microgrammi/litro. SAL ha fornito, come richiesto, i dati relativi agli anni 2019-22, inviando i risultati delle analisi laddove veniva evidenziata una presenza seppure inferiori rispetto ai valori indicati e raccomandati dall’ISS.
SAL, anticipando l’entrata in vigore dei limiti di legge sui PFAS, in questi anni ha potenziato gli impianti di potabilizzazione con filtri a carboni attivi, proprio per prevenire problemi di questo genere. Con riferimento all’unico dato relativo alla presenza di PFAS nel comune di Crespiatica si precisa che i valori riscontrati, al termine della procedura di verifica, risultavano conformi ai parametri raccomandati dall’ISS e che ad oggi non sussiste nessuna criticità sul territorio lodigiano.
Per garantire la sicurezza dell’acqua e la riduzione dei potenziali pericoli per la salute SAL effettua ogni anno migliaia di campioni e analisi dell’acqua di rete tramite il laboratorio analisi certificato e accreditato secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 ed iscritto nel Registro della Regione Lombardia dei laboratori di analisi autorizzati a svolgere controlli analitici sull’acqua ad uso alimentare secondo la normativa vigente.