Taglio del nastro sabato 15 giugno per la nuova Centrale di Acquedotto di Castelgerundo, potenziata e ampliata da SAL con un investimento di oltre 7 milioni di euro.
Un’opera progettata sin dal 2015 e portata a termine in 5 fasi successive, corrispondenti ad altrettanti diversi interventi:
- il potenziamento del sistema di potabilizzazione di Cavacurta, in particolare con la realizzazione di una nuova centrale acquedottistica a fianco di quella già esistente;
- lo scavo di un nuovo pozzo sempre a Cavacurta che pesca a una profondità di 75 metri;
- la realizzazione della dorsale idrica da Cavacurta a Codogno, lunga 4,2 chilometri;
- l’adeguamento della centrale già esistente a Cavacurta, che risale agli anni ’90;
- infine la realizzazione, attualmente in corso, di un successivo tratto di dorsale che da Codogno andrà fino a Casalpusterlengo, per altri 4 chilometri circa.
All’inaugurazione, con il presidente di SAL Giuseppe Negri, il consigliere delegato Antonio Redondi e i dirigenti di SAL, sono intervenuti anche l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, il presidente della Provincia Fabrizio Santantonio e il sindaco di Castelgerundo Daniele Saltarelli.
La Centrale di Cavacurta è l’impianto principale di un sistema acquedottistico che già oggi serve 13 Comuni: oltre a Castelgerundo, sono Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Corno Giovine, Cornovecchio, Fombio, Guardamiglio, Maccastorna, Maleo, Meleti, San Fiorano, San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano.
Grazie alla nuova dorsale idrica di 4 chilometri la Centrale di Cavacurta è in grado di fornire acqua potabile anche al sistema di Codogno, dove rimarrà comunque attivo anche l’esistente impianto di potabilizzazione cittadino.
L’intero sistema acquedottistico include altri 6 impianti di potabilizzazione a Castelnuovo, Caselle Landi, Santo Stefano Lodigiano, Fombio, Guardamiglio, San Rocco al Porto. Una volta terminati i lavori in corso per il collegamento tra Codogno e Casalpusterlengo, la nuova Centrale sarà in grado di fornire acqua potabile anche al sistema di Casale; rimarrà comunque attivo, anche in questo caso, l’impianto di potabilizzazione cittadino già esistente.
Le opere hanno richiesto un investimento complessivo per oltre 7 milioni di euro, messo in campo per circa due terzi da SAL, e coperto per un terzo dai contributi regionali e statali, attraverso l’Ufficio d’Ambito. Si aggiungerà un ulteriore investimento per 278mila euro per un ulteriore nuovo pozzo a doppia colonna su un’area messa a disposizione dalla Provincia di Lodi in coordinamento con il Comune di Castelgerundo.
La nuova centrale è stata dotata di un nuovo serbatoio interrato da 850 metri cubi che si aggiunge ai 300 metri cubi di quella esistente. Il trattamento di potabilizzazione è di tipo biologico con 10 filtri a sabbia in pressione e una potenzialità di trattamento di 200 litri al secondo.
“Il nostro è un territorio piccolo, ma coeso – ha dichiarato Giuseppe Negri, presidente di SAL – e quest’opera è l’ennesima dimostrazione che se lavoriamo insieme riusciamo a ottenere degli ottimi risultati”.
“L’inaugurazione di oggi risponde perfettamente a due macro-obiettivi – ha aggiunto il consigliere delegato di SAL, Antonio Redondi – che SAL he perseguito sin dalla sua nascita per il servizio di Acquedotto: potenziare e ammodernare le Centrale idriche principali e garantire il mutuo soccorso tra i sistemi idrici, per fare in modo che nessun comune resti isolato in caso di necessità.”
A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Castelgerundo, Daniele Santarelli, che ha sottolineato “l’importanza di questo investimento di SAL per il territorio che riguarda l’acqua, un servizio oggi più che mai cruciale”.
Il presidente della Provincia di Lodi Fabrizio Santantonio nel ringraziare SAL per aver realizzato “un’opera importante che risponde alle sfide poste dalla contemporaneità” ha posto l’accento sul “ruolo fondamentale dei Comuni lodigiani, che sono i Soci di SAL e che unitamente hanno voluto questo investimento”.
Per Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo Economico “questo investimento è la conferma di come le aziende pubbliche sappiano investire in sviluppo tecnologico e servizi all’avanguardia. Come Regione siamo soddisfatti di aver contribuito a questo investimento per un impianto che risulta poco “empatico” per i cittadini ma così strategico per le prossime generazioni”.
Prima del taglio del nastro, la nuova Centrale ha ricevuto anche la benedizione da parte del parroco di Castelgerundo don Alessandro Lanzani. Almeno una ventina i sindaci e amministratori dei Comuni soci di SAL che hanno preso parte all’inaugurazione. Con loro anche le due consigliere regionali Patrizia Baffi e Roberta Vallacchi e i componenti del Consiglio d’Amministrazione di SAL Emilia Crosignani (vicepresidente), Franca Rosa Guerini, Oscar Fondi. Per tutti, infine, una visita guidata per conoscere da vicino il funzionamento dell’impianto, condotta dall’ing. Mario Cremonesi, direttore tecnico di SAL.