I lavori stanno riguardando 922 km di rete acquedottistica. Posata a Lodi l’ultima delle 63 “camerette” interrate in programma

 

L’ultima in ordine di tempo è quella realizzata a Lodi, in via Cavalieri di Vittorio Veneto dietro il Cimitero Maggiore, e ha permesso di raggiungere l’obiettivo fissato per il 2024. In gergo si chiamano “camerette”, di fatto si tratta di prefabbricati interrati che vanno dai 6 ai 12 metri quadrati, posati per contenere degli appositi misuratori della portata dell’acqua: la “cameretta” di via Cavalieri di Vittorio Veneto si è aggiunta alle altre 62, completando così il totale dei 63 manufatti che SAL si era prefissata di ultimare entro fine dicembre.

L’installazione dei misuratori della portata dell’acqua è solo una delle attività che l’anno scorso avevano ottenuto un finanziamento PNRR di quasi 11 milioni di euro (su un investimento complessivo di 18 milioni) per ridurre le perdite di rete sul territorio lodigiano, progettate da SAL e approvate dall’Ufficio d’Ambito di Lodi. Attività che si stanno svolgendo nel pieno rispetto della tabella di marcia, come hanno confermato i vertici di SAL durante un rapido sopralluogo nei giorni scorsi al cantiere dietro il Cimitero Maggiore di Lodi.

“Tutti gli interventi si stanno svolgendo nel rispetto del cronoprogramma previsto – spiega il presidente di SAL Giuseppe Negri -. La nostra azienda sta compiendo un lavoro straordinario, che ci permetterà di migliorare ulteriormente la qualità del servizio, ridurre le perdite di rete e investire in digitalizzazione”.

“I lavori stanno procedendo celermente anche grazie alla collaborazione delle amministrazioni comunali coinvolte – aggiunge il consigliere delegato di SAL Antonio Redondi -. I Comuni hanno colto l’importanza di fornire tempestivamente le autorizzazioni necessarie per avviare i cantieri e stanno garantendo il necessario supporto alle attività di SAL”.

In diverse occasioni, SAL ha programmato le attività di scavo e di posa dei manufatti anche in orario notturno, “per ridurre il più possibile i disagi per i cittadini, sia in termini viabilistici sia per evitare sospensioni della fornitura d’acqua potabile”, evidenzia l’ing. Mario Cremonesi, direttore tecnico dell’azienda idrica lodigiana. È stato così per i cantieri lungo alcuni snodi strategici per la viabilità o per il sistema di distribuzione dell’acqua, per esempio a Cavacurta, Castiglione d’Adda, Codogno, Lodi, Maleo.

In totale, gli investimenti presentati al PNRR dall’Ufficio d’Ambito di Lodi, progettati e realizzati da SAL, ammontano a 18 milioni di euro (7 autofinanziati dall’azienda idrica) e prevedono diversi filoni d’attività, dalla distrettualizzazione delle reti di acquedotto alla posa dei nuovi contatori “smart”.

Il programma d’intervento riguarda 922 chilometri di rete idrica, vale a dire il 65% dei 1.411 chilometri di tubazioni sotterranee presenti nel Lodigiano per distribuire l’acqua potabile. Si tratta quindi di due terzi del territorio provinciale (12 sistemi acquedottistici su 16). Sono le aree che negli ultimi anni avevano evidenziato più criticità sul fronte delle perdite di rete.

L’obiettivo, a progetto ultimato, è ridurre le perdite di rete sotto il 25% su scala provinciale, accelerando così gli sforzi compiuti da SAL negli ultimi anni: nel 2021 le perdite di rete in provincia di Lodi erano pari al 30,4% (la media italiana era del 41%).

Lo stato di avanzamento dei progetti finanziati dal PNRR, condiviso con l’Ufficio d’Ambito di Lodi per la rendicontazione al Ministero, è stato illustrato nei giorni scorsi dal direttore dell’Area Tecnica Mario Cremonesi al Consiglio d’Amministrazione dell’azienda idrica, ed evidenzia che sono stati raggiunti tutti gli obiettivi al 31 dicembre 2024. Nello specifico, è stata completata la distrettualizzazione della rete per i 922 km di rete acquedottistica coinvolti; attività che comprende anche la realizzazione delle 63 “camerette” e dei nuovi misuratori di portata per il controllo attivo delle perdite.

Proseguono a pieno ritmo anche i lavori da terminare entro la fine del 2025. Per esempio, per quanto riguarda la sostituzione dei contatori tradizionali con i nuovi “contatori intelligenti” (o smart meter), alla data del 6 dicembre ne risultavano installati 29.158, pari al 66% dei 44.256 previsti nei 38 comuni coinvolti dal finanziamento PNRR.

In parallelo, proseguono le attività del terzo filone di intervento per arrivare alla modellazione idraulica delle reti entro il 31 dicembre 2025: ad oggi è stato completato il rilievo in campo dei 922 km coinvolti, passo indispensabile per avere a disposizione tutti i dati in digitale per l’implementazione di un software di water management system.

Risultati strategici per raggiungere l’obiettivo di ridurre le perdite di rete, che sono stati illustrati nel dettaglio venerdì 13 dicembre anche al Prefetto di Lodi, Enrico Roccatagliata, che ha convocato un’apposita riunione in Prefettura per un aggiornamento su alcuni progetti del territorio finanziati dai fondi PNRR.

Lo stato di avanzamento, i primi obiettivi raggiunti e le attività in corso per il 2025 saranno inoltre condivisi  con l’Assemblea dei Soci di SAL, fissata per mercoledì 18 dicembre nella sede di San Grato a Lodi.

Il numeri del servizio di acquedotto

Oggi il servizio di acquedotto della provincia di Lodi si basa su 1.420 km di rete sotterranea, alimentata da 180 pozzi, con 51 impianti di potabilizzazione attivi che ogni anno consegnano agli utenti circa 21 milioni di metri cubi d’acqua. La bassa densità demografica (230mila abitanti, distribuiti in 60 comuni con decine di frazioni isolate) rappresenta una delle caratteristiche principali del territorio lodigiano: in proporzione, rispetto alle grandi città, per esempio servono più chilometri di tubazioni per raggiungere tutta la popolazione servita, con l’inevitabile aumento di costi per il monitoraggio e la manutenzione ordinaria e straordinaria di una rete così capillare e ramificata. Anche gli ultimi dati disponibili – estratti dal Report di Sostenibilità del 2023 che verrà illustrato il 18 dicembre ai Comuni riuniti in Assemblea dei Soci – confermano che le perdite di rete in provincia di Lodi sono tuttora non solo più basse della media italiana ma anche della media del Nord Ovest, in particolare per quanto riguarda le perdite lineari (metricubi per km al giorno).