SAL HA INVESTITO 330MILA EURO PER I LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL SERBATOIO PENSILE E PER POTENZIARE L’IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE

Taglio del nastro per l’acquedotto di Santo Stefano Lodigiano. Lo storico impianto situato in località Bignamina, facilmente riconoscibile per la torre piezometrica che svetta a oltre 30 metri dal suolo, è stato potenziato ed è in grado di distribuire ai cittadini acqua di qualità ancora migliore, grazie al nuovo processo di potabilizzazione di tipo biologico, un sistema di tubazioni interne completamente rigenerato e il serbatoio pensile ristrutturato anche in chiave antisismica.

L’inaugurazione è avvenuta questa mattina, in via Forni alla presenza del presidente di SAL Antonio Redondi, il sindaco di santo Stefano Lodigiano, Massimiliano Lodigiani, i sindaci dei comuni di San Fiorano, Mauro Ghidelli e di Corno Giovine Pietro Bernocchi, e il consigliere provinciale Enrico Sansotera, che insieme ai circa 180 studenti della scuola primaria dei tre paesi hanno assistito allo spettacolo teatrale con burattini dal titolo “Fagiolino smemorato”. 

L’impianto di Santo Stefano fa parte di un sistema acquedottistico esteso, che da solo produce il 10% dell’acqua immessa in rete da SAL in tutta la provincia di Lodi. Del sistema, che produce più di 3 milioni di metri cubi di acqua all’anno, fanno parte, oltre all’impianto di Santo Stefano Lodigiano, anche altri 5 impianti al servizio di 10 comuni (Caselle Landi, Castelgerundo, Corno Giovine, Cornovecchio, Fombio, Guardamiglio, Maleo, San Fiorano, San Rocco al Porto e Santo Stefano Lodigiano).

Con questo intervento – spiega Antonio Redondi, presidente di SAL – riusciamo a garantire un servizio di qualità ancora migliore per i cittadini di Santo Stefano Lodigiano, ma anche per quelli dei comuni confinanti. L’interconnessione tra gli acquedotti di 10 comuni della Bassa infatti garantisce continuità di erogazione di acqua per tutti in caso di eventuali emergenze quali i blackout. Prosegue dunque la strada intrapresa da SAL per  rendere più efficiente e aumentare la qualità del servizio idrico. Negli ultimi anni SAL ha realizzato altri interventi simili a Zelo Buon Persico, Corte Palasio, Mairago, Sant’Angelo Lodigiano, Guardamiglio, Salerano sul Lambro. Solo nel 2017 sono stati investiti per le infrastrutture del servizio idrico integrato lodigiano complessivamente 7,2 milioni di euro, in pratica 31,32 euro per ogni abitante.

Con questo intervento i cittadini hanno a disposizione acqua buona, sana e sicura: una garanzia per oggi e per il futuro.” Ha commentato Massimiliano Lodigiani, sindaco di Santo Stefano Lodigiano.

 “Grazie all’attività e gli investimenti di SAL – hai dichiarato Enrico Sansotera, consigliere provinciale –  possiamo migliorare la qualità dell’acqua e di conseguenza la qualità della vita dei cittadini. L’idrico è un settore strategico a cui la Provincia di Lodi ha sempre prestato attenzione anche grazie all’attività svolta dall’Ufficio d’Ambito”

I lavori, da poco terminati, sono stati realizzati interamente da SAL, ad eccezione delle opere edili, con un investimento complessivo di 330 mila euro che sono serviti, da un lato per ristrutturare la torre piezometrica (serbatoio pensile) anche in chiave antisismica, dall’altro per aumentare la potenzialità da 20 a 36 litri/secondo, e rinnovare la fase di ossidazione e filtrazione dei sali in eccesso presenti nell’acqua grezza di falda, il cuore del processo di potabilizzazione.

I 2 vecchi ossidatori dalla capacità complessiva di 2 m3, sono stati mandati in pensione e sostituiti da una nuova vasca di ossidazione più capiente da 2,6 m3. Nell’impianto sono presenti anche 5 filtri a graniglia dove avviene la filtrazione finale dell’acqua prima dell’immissione in rete e che, grazie all’intervento di SAL, sono stati completamente rigenerati e convertiti dal processo di potabilizzazione di tipo chimico a quello di tipo biologico. Infine sono state sostituite anche tutte le tubature (piping) in acciaio inossidabile, le saracinesche e le valvole pneumatiche. 

Per quanto riguardala torre piezometrica i lavori di manutenzione straordinaria sono consistiti nel ripristino delle parti in calcestruzzo degradate e nel rinforzo strutturale in metallo dei pilastri del serbatoio

Lodi, 13 luglio 2018