L’AZIENDA IDRICA LODIGIANA ALZA L’ASTICELLA DELLA RESPONSABILITÀ VERSO L’AMBIENTE E I CITTADINI.
Il 2018 è per SAL un anno di riconoscimenti importanti a cominciare dall’ultimo, in ordine di tempo, datato 12 giugno, giorno in cui è stata ufficializzata la certificazione ambientale secondo lo standard internazionale ISO 14001:2015 che segue di pochi mesi il rinnovo e l’estensione della certificazione di qualità ISO 9001:2015. Per questa seconda certificazione si parla di estensione perché fino al 2017 SAL era certificata solo per il laboratorio analisi e il settore commerciale, mentre dal 24 aprile 2018 lo è per tutti i processi aziendali, compreso il ramo di erogazione del servizio idrico.
I riconoscimenti, forniti da Certiquality (uno degli organismi di certificazione abilitati) attestano dunque la scelta volontaria di SAL di prevenire i rischi ambientali e di qualità del servizio connessi alla gestione del Servizio Idrico Integrato e di sottoporsi ad un controllo periodico e rigoroso da parte di un ente terzo.
Si scrive riconoscimento ma si legge responsabilità: entrambe le certificazioni sono il frutto di una scelta volontaria dell’azienda idrica lodigiana che, per migliorare costantemente le performance aziendali, ha deciso di porsi degli obiettivi vincolanti rispetto ai quali verrà sistematicamente chiamata a rispondere.
Da un lato dunque la certificazione di qualità (UNI EN ISO 9001) ovvero il miglioramento dei processi interni al fine di fornire un servizio adeguato e in linea con le aspettative degli utenti, oltre che, naturalmente, con le direttive fissate dagli organismi di controllo. Dall’altro la certificazione ambientale (UNI EN ISO 14001) con le sue ricadute positive in termini di sostenibilità e prevenzione dei rischi per l’ambiente, intrinsecamente connessi alla gestione di acquedotti, depuratori e rete fognaria.
ISO 9001 e ISO 14001 non sono infatti certificazioni di prodotto, bensì attestati che dimostrano il funzionamento di un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo i rischi e i bisogni secondo il ciclo di Deming, PLAN, DO, CHECK, ACT (pianifica, fai, controlla, agisci). Si parte dunque dall’analisi del contesto (PLAN) che non è scolpita nella pietra, ma necessita di un monitoraggio e di un aggiornamento costante che coinvolge tutti gli attori in campo e che serve a pianificare azioni migliorative: un ruolo chiave spetta ovviamente alla governance, che deve assumersi la responsabilità del raggiungimento degli obiettivi, ma anche la capacità di alzare sempre l’asticella promuovendo un miglioramento continuo. Ma il processo coinvolge tutti gli stakeholder e passa dalla capacità di tradurre la teoria in pratica da parte dei dipendenti, alla necessità di mantenere sempre aperti i canali di dialogo e ascolto di utenti, fornitori e soci.
Il secondo stadio è quello dell’azione (DO), ovvero del fare ciò che si è detto. Il terzo stadio è quello del controllo (CHECK) dove si monitorano e si verificano i risultati. Infine (ACT) si tratta di attuare strategie volte al miglioramento che conducano nuovamente alla pianificazione, in un ciclo che non ha soluzione di continuità.
“In altre parole – spiega Antonio Redondi – con queste due importanti certificazioni SAL ha intrapreso un percorso di profonda integrazione tra settori e uffici costellato di obiettivi intermedi, che una volta raggiunti devono essere riscritti per spostare sempre più in alto l’asticella della qualità del servizio offerto ai cittadini lodigiani e della sostenibilità ambientale. In termini pratici tutto questo si declina anche in un’attenzione che va oltre i processi interni all’azienda, ma che si estende all’intera filiera e quindi ad esempio ai nostri fornitori”.
Oltre a queste certificazioni SAL aveva già accreditato da alcuni anni il suo Laboratorio analisi secondo la norma ISO/IEC 17025 che rappresenta il punto di riferimento internazionale per garantire la competenza dei laboratori di taratura e di prova.
Lodi, 22/06/2018