La tabella contiene i dati di tutti i 60 comuni della provincia di Lodi, riferiti al primo semestre 2024 (1 gennaio – 30 giugno). L’elenco dei parametri analizzati è aggiornato secondo le ultime disposizioni di ARERA (Art. 2 Deliberazione 637/2023/R/IDR del 28.12.23).
Quello che c’è da sapere
L’acqua del rubinetto che arriva in ogni abitazione della provincia di Lodi proviene dalle falde idriche sotterranee, prelevata da SAL a una profondità che varia fra 30 e 180 metri. È un’acqua sicura e controllata perché viene monitorata in ogni sua fase, dai pozzi alle centrali di potabilizzazione fino al rubinetto. La sua qualità è certificata dal Laboratorio Analisi aziendale.
Bere acqua del rubinetto è un gesto semplice, ma di grande responsabilità ambientale. Meno plastica prodotta, meno camion in circolazione significa meno emissioni di CO2. Eppure, dal primo rapporto del neonato Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque (CeNSiA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) risulta che un italiano su tre ancora non si fida dell’acqua del rubinetto, nonostante sia sostenibile e sicura. Come mai?
Proprio per dare informazioni corrette ai cittadini, l’ISS mette a disposizione un nuovo portale, che include per esempio una sezione dedicata a smentire i principali falsi miti sull’acqua potabile: si ribadisce così che berla non favorisce i calcoli e può essere usata in gravidanza o in allattamento. La sezione dedicata ai falsi miti si trova QUI .
Il sito include i principali consigli per utilizzare l’acqua in sicurezza: cosa fare per mantenere pulite borracce e bottiglie, ma anche quali interventi è bene ricordare per la manutenzione degli impianti idrici interni alle abitazioni e per prevenire la diffusione del batterio della Legionella. Puoi consultarli a questo LINK.
Le caratteristiche dell’acqua del rubinetto
Le caratteristiche dell’acqua del rubinetto variano territorialmente, anche a distanza di pochi chilometri, perché l’acqua viene prelevata da falde diverse. Tuttavia le caratteristiche di ciascuna falda tendono a rimanere costanti nel tempo. Ogni comune ha la “sua” acqua, ma tutte le acque hanno in comune il fatto di essere potabili e batteriologicamente pure.
Nell’elenco sottostante, puoi cliccare sul nome del singolo Comune per aprire o scaricare l’etichetta e scoprire le caratteristiche dell’acqua di casa tua. In questo caso, le etichette sono aggiornate al secondo semestre 2023: stiamo lavorando per adattare il formato alle nuove disposizioni ARERA (ti ricordiamo che trovi tutti i dati del 2024 nell’elenco a inizio pagina)
Le etichette non solo confermano che l’acqua è potabile, ma che ha anche importanti caratteristiche qualitative come l’oligomineralità. È infatti considerata “oligominerale” l’acqua che ha un contenuto di Sali disciolti (il cosiddetto “residuo fisso”) inferiore a 500 mg/l.
I principali parametri dell’acqua del rubinetto:
Residuo fisso
è il contenuto di sali minerali disciolti nell’acqua e viene indicato in mg/l. Sotto i 500 mg/l l’acqua è classificata come oligominerale. Le acque lodigiane sono tutte oligominerali.
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l
314,80
non previsto
Durezza
è il valore del calcare (sali di calcio e magnesio) disciolto nell’acqua espresso in gradi francesi (°F). La durezza può influenzare il gusto dell’acqua ma non dà problemi di salute. In commercio esistono acque minerali anche più dure del’acqua lodigiana.
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
°F
25,75
non previsto
pH
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
unità pH
7,92
6,5-9,5
Calcio
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l Ca
72,14
non previsto
Sodio
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l Na
11,97
200
Magnesio
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l Mg
18,76
non previsto
Potassio
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l K
1,46
non previsto
Solfato
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l SO4
19,40
250
Cloruro
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l Cl
12,82
250
Floruri
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l F
0,06
1,5
Nitrato
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l NO3
4,59
50
Nitrito
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l NO2
0,01
0,1
Conducibilità
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
μS/cm 20°C
479,71
2500
Ammoniaca
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l NH4
0,01
0,5
Manganese
Elemento normalmente presente nell’acqua che, in presenza di aria, si trasforma facilmente in biossido insolubile. Se presente in quantità elevata può alterare il sapore e il colore dell’acqua e dare luogo a precipitazioni di colore bruno.
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
μg/l Mn
3,89
50
Arsenico
Elemento che in genere è di origine naturale e la sua presenza considerata rischiosa solo sopra i 10 microgrammi/litro (anche se fino a pochi anni fa il limite era di 50 microgrammi/litro).
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
μg/l As
1,90
10
Bicarbonato
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l
216,10
non previsto
Cloro Residuo
Unità di misura
Valori medi
Limiti di legge (D.lgs 18/23)
mg/l
0,06
non previsto
Origine
L’acqua del rubinetto erogata da SAL proviene al 100% dal sottosuolo. E’ l’acqua della falda sotterranea che, alimentata dal ciclo naturale dell’acqua, attraversando gli strati rocciosi si arricchisce di Sali minerali. La presenza di numerosi sali disciolti (Calcio, Magnesio, Potassio, Sodio, Cloro, Fluoro, Fosforo, ecc.) è necessaria perché l’acqua naturale sia potabile. Il corpo umano infatti non è in grado di assumere acqua del tutto priva di sali e la loro presenza è indispensabile per diversi processi metabolici del corpo umano. In alcuni casi l’acqua naturale necessita di trattamento per essere resa potabile. Le caratteristiche dell’acqua di falda tendono ad essere costanti nel tempo, così come la concentrazione di sali in essa disciolti.
Trattamento
L’acqua naturale della falda acquifera, una volta portata in superficie viene sottoposta periodicamente ad analisi chimiche, chimico-fisiche e batteriologiche. In molti casi l’acqua possiede già tutte le caratteristiche indicate dalla legge sulla potabilità, in altri casi invece necessita di alcuni trattamenti. Nel secondo caso l’acqua viene potabilizzata ad esempio attraverso la riduzione delle concentrazioni di alcuni Sali in eccesso, come ferro e manganese, elementi naturali che in genere caratterizzano soprattutto l’acqua prelevata dalle falde più profonde.
Controlli
L’acqua del rubinetto viene analizzata dal laboratorio aziendale certificato e accreditato. Le analisi avvengono secondo un programma di campionamento che è stato approvato dall’ASST (Azienda Sanitaria Speciale Territoriale) , Ente che controlla la potabilità dell’acqua.
2.000 campioni analizzati ogni anno
52.300 parametri chimici, chimico-fisici e micro-biologici verificati ogni anno
140 punti di prelievo dei campioni (fontanelle pubbliche). La media è di un punto prelievo ogni 529 utenze.
Ogni 2 mesi frequenza minima analisi per punto di prelievo.
Punti di prelievo:
USCITA POZZI (per analizzare le caratteristiche dell’acqua naturale e decidere se e come, eventualmente, l’acqua naturale debba essere potabilizzata).
FONTANELLE PUBBLICHE (presenti in tutti i comuni, consentono di prelevare i campioni che vengono analizzati per verificare che l’acqua arrivi al cittadino con le stesse caratteristiche con cui è stata immessa nella rete).
Normativa
La potabilità dell’acqua è un requisito fondamentale perché essa possa essere utilizzata per scopi alimentari. “Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite. Non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana”. Così ha stabilito il legislatore che ha quindi fissato la verifica di diversi parametri (e dei loro valori limite) di tipo fisico, chimico e microbiologico. Attualmente la potabilità dell’acqua è regolamentata dal D. Lgs 18/2023.
Sostenibilità
Bere acqua del rubinetto significa rispettare l’ambiente, riducendo la produzione, il trasporto e lo smaltimento della plastica, che in genere viene utilizzata per confezionare e vendere le acque minerali.
Stima Carbon footprint
1litro di acqua in bottiglia di PET = 0,1 kg di CO2 1 litro di acqua del rubinetto = 0,0004 kg di CO2
Easy Water per ridurre i consumi di plastica usa e getta
Con il progetto Easy Water supportiamo le scuole e le società sportive per agevolare l’uso dell’acqua di rete e ridurre gli inutili consumi di plastica usa e getta, grazie alla semplice buona abitudine di dissetarsi con scqua del rubinetto.
Programma per la valutazione dell’impronta ambientale delle case dell’acqua.
E’ uno studio commissionato da SAL tra il 2014 e il 2015, premiato e certificato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Lo studio è stato realizzato su 2 case dell’acqua comunali, quella di Merlino e quella di Castiglione d’Adda e i calcoli sono relativi all’anno 2013, durante il quale i due impianti hanno erogato rispettivamente, 247 e 200 mc di acqua. Lo studio ha tenuto conto di tutto il ciclo dell’acqua, dalla falda all’abitazione (trasporto compreso), in modo da risultare esaustivo in termini di utilizzo di energia e materiali. E’ stato così calcolato l’impatto per ognuna delle fasi (captazione, potabilizzazione, adduzione, refrigerazione, additivazione con anidride carbonica, erogazione, trasporto a domicilio, ecc.). Lo studio ha dato i risultati riportati in tabella, dove la carbon footprint di ciascuna casa dell’acqua, per ciascun tipo di erogazione, si intende riferita ad un quantitativo di 1.000 litri.
scarica il reportscarica il certificato
carbon footprint (kgCO2eq)
acqua naturale non refrigerata
acqua naturale refrigerata
acqua gassata refrigerata
Merlino
9,23
60,11
Castiglione d’Adda
72,89
76,50
Risparmiare acqua
Apri il link per conoscere le dieci mosse più una per risparmiare acqua.