Per la Giornata Mondiale delle Foreste, torna l’iniziativa di piantumazione che coinvolge SAL, Rotary Club Adda Lodigiano e Parco Adda Sud
Con le piantumazioni di quest’anno diventano quasi duecento gli alberi e arbusti messi a dimora nei campi pozzi di San Grato (Lodi) e di Crespiatica. E ormai, passati i primi tre anni, i pioppi e i frassini di San Grato iniziano a farsi notare per chi costeggia Lodi percorrendo la via Emilia.
Grazie alla piantumazione completata questa mattina, infatti, 50 nuove essenze autoctone si sono aggiunte alle 150 che stanno lentamente crescendo nei due terreni gestiti da SAL. Anche quest’anno l’iniziativa rientra nel “Progetto Filari” curato dal Parco Adda Sud: le aree sono state messe a disposizione dall’azienda idrica lodigiana SAL, gli alberi e arbusti sono stati donati dal Parco, mentre i costi delle piantumazioni sono stati coperti dal Rotary Club Adda Lodigiano con l’iniziativa “Una pianta per ogni socio, ogni anno”.
Le essenze piantumate sono rigorosamente autoctone: noccioli, biancospini, pioppi, ciliegi selvatici, frassini, aceri campestri, querce farnia, fusaggine, spincervino.
Il primo intervento risale al 2018 quando nel campo pozzi di San Grato erano state collocate le prime 50 piante, che nel frattempo sono cresciute e che in futuro avranno anche la funzione di mitigare l’impatto acustico della tangenziale adiacente al campo pozzi, per i residenti nella frazione di Lodi. Altrettante sono state piantate nel 2019 sempre a San Grato, alle quali se ne sono aggiunte una cinquantina nel 2020 attorno alla torre dell’acquedotto di Crespiatica.
Non è un caso che la piantumazione sia stata organizzata in questi giorni: oltre a essere la stagione ideale per garantire che le piantine possano attecchire, ci si avvicina alla ricorrenza del 21 marzo, una data che a partire dal 2013 è stata scelta dalle Nazioni Unite per celebrare la Giornata Mondiale delle Foreste, e più in generale per la tutela del patrimonio arboreo.
“Prendere consapevolezza dell’importanza delle piante oggi è fondamentale – ricorda l’ing. Carlo Locatelli, direttore generale di SAL -. Garantiscono la protezione del suolo, assorbono anidride carbonica e forniscono una difesa naturale contro gli effetti del dissesto idrogeologico. La presenza di alberi e arbusti contribuisce a migliorare la salvaguardia delle fonti di approvvigionamento idrico gestite da SAL, in questo caso nei due contesti urbani di Crespiatica e San Grato”.