Grazie alla sua altezza, che spesso supera quella del campanile, viene considerata da sempre una coordinata geografica, una sorta di navigatore saltellitare ante litteram, per chi vuole raggiungere il centro del paese, oltre ad essere un edificio simbolico e universalmente riconosciuto come “la torre dell’acqua”: non sfugge al più azzeccato dei “luoghi comuni” nemmeno il serbatoio, per i tecnici “torre piezometrica”, di Zelo Buon Persico, che è tornato in funzione dopo anni di inerzia.
Il taglio del nastro è avvenuto questa mattina davanti ai bambini della scuola dell’Infanzia di Zelo Buon Persico e a numerosi Sindaci lodigiani che si sono ritrovati in viale Martiri d’Ungheria proprio ai piedi della torre: restaurata e intonacata all’esterno, impermeabilizzata all’interno per poter contenere e preservare, in sicurezza, cento metri cubi di acqua potabile a 30 metri di distanza verticale dal suolo. Si scrive distanza, ma si legge forza di gravità, o meglio garanzia di erogazione continua, anche nel caso in cui, per un blackout, venisse a mancare la capacità di spinta dell’acqua in rete data dalle pompe elettriche.
L’intervento è stato realizzato interamente da SAL, ad esclusione delle opere civili, ed è costato complessivamente 407.000 euro. Oltre alla rimessa in moto della torre piezometrica, sono stati posati, e presto verranno attivati, 4 nuovi filtri a carbone attivo, 2 dei quali in via Oreglio, a pochi metri dalla torre medesima; gli altri 2 filtri si trovano invece nell’impianto di via Miglioli. Migliora dunque la qualità dell’acqua distribuita, già comunque conforme alla normativa sulla potabilità, perché la filtrazione a carboni attivi consente di trattenere eventuali sostanze, come odori e sapori indesiderabili, che accidentalmente potrebbero arrivare nelle falde sotterranee e quindi nell’acqua emunta dai pozzi.
L’acquedotto zelasco serve gli oltre 7.000 residenti nel comune dell’Alto lodigiano, ma la rete idrica si estende anche oltre i confini comunali e mette a sistema anche i comuni a nord: Merlino e Comazzo. Quella dell’interconnessione tra impianti di potabilizzazione costituisce una garanzia ulteriore di stabilità e regolarità dell’erogazione soprattutto in situazioni di emergenza.
“Con la riattivazione della torre piezometrica e la posa di quattro nuovi filtri a carbone – ha dichiarato Antonio Redondi, presidente di SAL srl, durante il suo intervento -, SAL ha realizzato l’ennesimo intervento di adeguamento del sistema acquedottistico lodigiano con l’obiettivo di alzare l’asticella degli standard del servizio, sia in termini di qualità dell’acqua erogata, sia in termini di maggiori garanzie di continuità dell’erogazione. Lo stesso presidente Redondi ha colto l’occasione per annunciare 2 investimenti imminenti di SAL a Zelo Buon Persico: “abbiamo da poco terminato la fase della progettazione e a breve metteremo a gara i lavori di ampliamento del depuratore comunale e di collettamento fognario della frazione di Bisnate”.
Nella mattinata sono intervenuti anche il Sindaco di Zelo Buon Perisco, Angelo Madonini che si è rivolto agli studenti in erba declamando i versi di “Acqua” la poesia di Gabriele D’Annunzio. Madonini ha poi ricordato l’importanza di poter contare su impianti idrici efficienti e ben gestiti, per scongiurare le crisi idriche, dovute ad esempio alla siccità, che ha recentemente colpito molte zone del Paese. Infine è intervenuto il Presidente della Provincia di Lodi Giuseppe Russo per sottolineare i vantaggi della scelta coesa e unanime, fatta a suo tempo dagli enti locali del lodigiano, di dare vita a un’unica azienda provinciale SAL, che oggi è in grado di garantire un servizio idrico integrato efficiente e di qualità.
Lodi, 20 ottobre 2017