Aumentare la capacità dell’impianto e investire nell’efficientamento energetico: sono i due obiettivi principali dell’intervento programmato da SAL per il depuratore di Casalpusterlengo, che nei prossimi anni passerà dagli attuali 19mila abitanti serviti a una potenzialità di circa 30mila abitanti equivalenti. Un progetto ambizioso, che prevede l’ampliamento, l’adeguamento e la ristrutturazione del depuratore di Casale, e la dismissione dei due attuali piccoli depuratori di Brembio e Secugnago. Le reti fognarie dei due comuni verranno infatti convogliate all’impianto di Casale, grazie alla posa di circa 8 nuovi chilometri di tubazioni.
Nel complesso, l’intera operazione richiederà per SAL un investimento di quasi 4 milioni di euro: di questi, 2 milioni 782mila euro serviranno a coprire gli interventi previsti all’impianto di Casalpusterlengo, mentre ammonta a 1 milione e 100mila euro la somma prevista per il collettamento dei reflui di Brembio e Secugnago. I lavori inizieranno entro la fine del 2019, una volta concluso l’iter amministrativo ed espletata la gara d’appalto, e secondo il cronoprogramma richiederanno 18 mesi di tempo.
Il progetto è stato presentato questa mattina, presso la sede di SAL a Lodi, dal presidente dell’azienda idrica Antonio Redondi, dal direttore generale Carlo Locatelli, dal progettista esterno Lorenzo Zoppei e dagli amministratori dei tre Comuni coinvolti: Gianfranco Concordati (sindaco di Casalpusterlengo), Giuseppe Sozzi (vicesindaco di Brembio) e Mauro Salvalaglio (sindaco di Secugnago).
Come ha ricordato Antonio Redondi, presidente dell’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico lodigiano, “il depuratore di Casalpusterlengo risale agli anni Ottanta e ha sempre garantito un servizio efficiente, ma oggi si rende necessario un potenziamento. Abbiamo colto quindi l’occasione per continuare nel nostro impegno a superare l’attuale frammentazione del servizio: per garantire un servizio idrico di qualità, stiamo investendo nell’accorpamento degli impianti e nell’interconnessione delle reti. In altre parole, meno impianti, ma più all’avanguardia”.
Uno sforzo decisamente apprezzato dai Comuni: “Mettere in rete le strutture è la strada giusta per lo sviluppo del territorio”, ha commentato Gianfranco Concordati. “Il futuro dei nostri comuni è nell’integrazione di servizi e impianti”, ha confermato il vicesindaco di Brembio, Giuseppe Sozzi. “Ringrazio SAL per questo sforzo di programmazione e operativo che può dare benefici a tutto il Lodigiano”, ha concluso Mauro Salvalaglio.
Una volta dismessi, i due attuali depuratori di Brembio e Secugnago non resteranno comunque inutilizzati: “Nello studio di fattibilità abbiamo già previsto che i due impianti possano essere recuperati e riconvertiti in vasche di accumulo per le acque meteoriche – ha spiegato l’ingegnere Carlo Locatelli, direttore di SAL, secondo le indicazioni del nuovo Regolamento regionale che è in fase di definizione proprio in questi mesi”.
Lodi, 13 aprile 2018